Comunicato Stampa:
“ CPA – l’associazione Italiana delle case di produzione pubblicitarie – vuole rispondere alle comprensibili e giustificate incertezze da parte di tutto il mercato pubblicitario sugli sviluppi e le conseguenze dell’attuale situazione Covid nelle produzioni audiovisive comunicando che : il nuovo DPCM del 3 Novembre 2020 non ha imposto nessuna variazione al Protocollo CPA di produzione audiovisiva in regime di misure contro il Covid-19.
Tale Protocollo è stato redatto con la consulenza e la collaborazione degli esperti di sicurezza sul lavoro e di ATS Lombardia e si è sempre attenuto scrupolosamente a tutte le indicazioni previste da tutti i DPCM in vigore oltre ad essere stato applicato scrupolosamente da tutte le 31 case di produzione associate a CPA in tutti questi mesi.
Ciononostante CPA, a seguito di una delibera a grande maggioranza degli associati, ha deciso di aumentare, anche se non richiesto dal DPCM del 3 Novembre 2020, le proprie misure di sicurezza sui set pubblicitari, inserendo l’obbligatorietà di effettuare a tutte le maestranze e agli attori, tamponi antigenici rapidi – con risultato negativo – entro le 48 ore precedenti al primo giorno di riprese.
Con questa delibera e con il conseguente grande sforzo organizzativo e produttivo, CPA ribadisce la propria grande attenzione alla sicurezza sui propri set e vuole tranquillizzare tutti gli operatori della comunicazione sulla possibilità di continuare a realizzare audiovisivi in sicurezza.
Il consiglio direttivo composto da Giovanni Bedeschi, Karim Bartoletti e Cesare Fracca è a disposizione per rispondere ad ogni eventuale richiesta specifica o criticità. ”
In fede,
Il Consiglio Direttivo di C.P.A.